Dopo aver conseguito la maturità scientifica, mi sono laureato con lode in medicina e chirurgia all’università di Genova e specializzato in ginecologia e ostetricia nel 1983 nello stesso ateneo.
Nel corso degli anni mi sono interessato a 360 gradi dei molteplici aspetti inerenti la mia materia, con passione, serietà, competenza, il tutto sostenuto da un costante aggiornamento.
La filosofia che ha improntato il mio stile professionale è considerare l’arte medica con un intervento mai settorializzato e sempre incentrato sulla persona secondo una “Visione Olistica”
(holos: Totale/intero).
Quindi: stile di vita, lavoro svolto più o meno usurante, sfumato mondo delle priorità personali, eventuali dipendenze e altri aspetti ancora. Dopo di ciò, si passa a valutare i problemi di organi e apparati sofferenti in ambito uro ginecologico in senso lato.
Sono portato a dedicare parecchio tempo ad ogni consultazione, soffermandomi in particolare su alcuni “disturbi vaghi e spesso male inquadrabili", che affliggono con frequenza un gran numero di donne, le quali nel corso degli anni, dopo aver eseguito ogni tipo di accertamento su indicazione di svariate figure professionali, spessissimo senza trovare quasi nulla di significativo, si trovano talora a pensare:
“Tutti mi dicono che non ho nulla, le analisi sono a posto, io però non mi sento bene”
In questi casi sarebbe utile pensare che
“Non è detto che una persona sia in buona salute, perché analisi e accertamenti di varia natura risultano negativi”
Lascio ora alla riflessione di chi può essere interessato a questo discorso una “Lista di Fastidi”
che per me sono “preziosi campanelli di allarme”
che si attivano nel nostro corpo, in modo simile, alle spie dei cruscotti delle nostre auto segnalando problemi durante la guida.
Il ginecologo ha buone opportunità per studiare questi “Fastidi”
perché è l’unico che può fare un tipo esclusivo di visita, e mettendo in campo esperienza, tempo e pazienza e un particolare ragionamento clinico può proporre percorsi che aiutino la paziente a comprendere questi fenomeni, migliorarli ottenendo spesso “in un arco di tempo variabile”
la loro scomparsa. Fatte queste doverose premesse vado a segnalare:
1. Stanchezza paradossa: essere stanchi anche quando si ha lavorato poco o si è in vacanza
2. Senso di freddo costante, scarsa propensione a immergersi in mare o in piscina
3. Capelli anzitempo sciupati e fragili e frequenti periodi di caduta
4. Ritenzione idrica e difficoltà a rientrare nel peso forma
5. Storia di aborti spontanei spesso non spiegabili su base clinica
6. Lunga storia di anemia spesso dalla più giovane età e ferritina frequentemente bassa
7. Episodi di così detta cistite, che si ripetono negli anni, con esami delle urine molto spesso negativi
8. Vaginiti ricorrenti, spesso impropriamente riferite alla “candida” pur molto frequente
9. Dolori al basso ventre, pancia gonfia e frequenti coliche impropriamente chiamate di aria
10. Mal di schiena, particolarmente significativo quando inizia in anni giovanili
11. Frequente febbricola, cioè temperatura corporea oscillante intorno ai 37°
12. Rapporti sessuali dolorosi e visita ginecologica talora molto fastidiosa
Queste varie condizioni non vanno intese come compartimenti stagni ma sotto molti punti di vista sono collegate e o collegabili. A mio modo di vedere quando una persona convive anche soltanto con due o tre di queste situazioni non si può considerare in condizioni di salute ottimale anche se tutti gli esami fatti possono risultare negativi.